La Giustizia val bene un caffé?

Penalisti modenesi in astensione dalle udienze per il giudice indipendente, per la separazione delle carriere.

24 e 25 giugno 2021

“Prendevamo insieme il caffè, per un po’ lo berrò da sola”

Queste le parole con cui lo scorso 31 maggio la procuratrice
di Verbania aveva commentato con la stampa la decisione
del giudice di non convalidare il fermo disposto nei confronti
di due indagati nelle indagini relative alla tragedia della funivia “Mottarone”, perché non sussistevano i presupposti previsti dalla legge.

Una frase sintomatica della eccessiva vicinanza spesso avvertita tra soggetti processuali che dovrebbero avere carriere distinte per garantire la terzietà del giudice rispetto ad entrambe le parti, accusa e difesa.
A ciò si era anche aggiunta una sorprendente presa di posizione da parte della magistratura associata che (pur rappresentando sia i magistrati inquirenti che quelli giudicanti…) prendendo le difese dell’operato della procura della repubblica, aveva sostanzialmente delegittimato la decisione del giudice sulle scarcerazioni appena disposte.

Come se non bastasse, nel breve volgere di pochi giorni, quel giudice era stata addirittura “spogliata” di quel fascicolo poche ore prima che depositasse un’altra importante decisione sulla assunzione di una prova richiesta da un difensore, pur contro il parere dell’accusa.

Come rilevato dalla Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane

la comune appartenenza di Pubblici Ministeri e Giudici al medesimo ordine,
al medesimo organo di autogoverno, alla medesima rappresentanza associativa, ai medesimi percorsi professionali, consente ai primi di esercitare, grazie alla natura eminentemente politica e fortemente mediatica dell’attività inquirente, una supremazia ed una forza di condizionamento degli uffici giudicanti scandalose e non più oltre tollerabili.
Un Paese nel quale può accadere ciò che accade a Verbania, e cioè che un Giudice che adotta decisioni sgradite all’Accusa venga bruscamente eliminato dallo scenario processuale, è un Paese che calpesta la Costituzione, con una protervia ed un sentimento di impunità che lascia sbalorditi

I penalisti hanno dunque deciso di astenersi dalle udienze e da ogni altra attività nei giorni 24 e 25 giugno 2021, per manifestare la propria preoccupazione per quanto sta accadendo a Verbania e per rilaccendere i riflettori sulla proposta di riforma costituzionale per la separazione delle carriere dei magistrati sottoscritta da quasi 75.000
italiani e che giace in parlamento dal 2017.

I diritti dei cittadini sono più importanti di una pausa caffé

VOLANTINO [PDF]

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