Comunicato stampa: sul ripristino del Sant’Anna e sulle carenze di personale

I penalisti in visita al Sant’Anna: molto è stato fatto dopo le devastazioni causate dalle rivolte, ma devono essere integrate le gravi carenze di personale. 

Venerdì 28 maggio una delegazione composta da alcuni dei componenti dell’Osservaorio Carcere e Magistrato di Sorveglianza della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux e da tre rappresentanti emiliano-romagnoli dell’Osservatorio Nazionale, ha potuto visitare la casa circondariale di Modena.
L’accesso era finalizzato anche a verificare lo stato della struttura in seguito ai noti fatti del 9 marzo 2020 ed ha consentito di appurare che i lavori di rispristino dell’edificio risultano pressoché ultimati e che le sezioni e la maggior parte dei vani che compongono l’istituto sono attualmente fruibili.

Gli avvocati hanno potuto verificare che due sezioni dell’istituto sono state destinate alla gestione della situazione pandemica e, in particolare, che una risulta adibita all’isolamento fiduciario, mentre la restante è adibita a contenere gli infetti o coloro che vi siano stati a stretto contatto.
Ad oggi, non si registrano casi di contagio conclamati, ad eccezione di uno isolato.

In ogni caso, la campagna di vaccinazione rivolta alla popolazione ristretta è ormai giunta al termine, con la somministrazione della doppia dose del vaccino.


Per quanto concerne la pianta organica, l’Osservatorio ha riscontrato gravi carenze di personale relativamente alla composizione dell’area educativa che, ad oggi, dispone unicamente di quattro operatori, di cui uno ormai prossimo al congedo.
Una grave carenza che si riverbera negativamente sulla necessità di confronto e di interazione con i soggetti ristretti ed anche sulla possibilità concreta di predisporre tempestivamente quanto necessario all’evasione delle istanze avanzate dalla popolazione detenuta.


A tal proposito, l’Osservatorio ha appurato che sussisterebbero lungaggini nel riscontro delle istanze di liberazione anticipata e nella fissazione delle udienze camerali volte alla valutazione delle domande di applicazione di misure alternative alla detenzione, oltre che una complessiva rigidità da parte dell’ufficio di sorveglianza nella concessione a titolo provvisorio di tale tipo di benefici.


A fronte di tali criticità, l’Osservatorio sollecita un intervento ministeriale che possa sopperire alle carenze organiche lamentate ed una tempestiva risposta da parte degli uffici di sorveglianza rispetto alle istanze provenienti dai detenuti, nell’ottica di soddisfare pienamente il percorso di recupero sociale a cui deve mirare l’espiazione della pena.

L’Osservatorio Carcere e Magistrato di Sorveglianza della Camera Penale Carl’Alberto Perroux di Modena

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