Il consiglio direttivo della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux e l’Osservatorio Carcere e Magistrato di Sorveglianza della Camera Penale Carl’Alberto Perroux di Modena
denunciano le rilevanti disfunzioni riscontrate presso l’Ufficio di Sorveglianza locale durante l’emergenza sanitaria Covid19, tutt’ora in essere, e in seguito ai gravi fatti accaduti l’08/03/2020 presso la Casa Circondariale di Modena, in occasione dei quali si sono verificati nove decessi.
Trattasi di carenze che si sono riverberate negativamente in ordine alla posizione di molteplici detenuti, la cui condizione personale risulta già gravata dal rischio di contagio infra-murario, a cui tutta la popolazione carceraria è quotidianamente sottoposta, stante la mancanza di misure idonee a garantire il distanziamento sociale e la salute di ciascun ristretto.
In primo luogo, sono stati rilevati, ancora una volta, ritardi nella evasione di istanze sottoposte al vaglio della Magistratura di Sorveglianza (liberazione anticipata, detenzione domiciliare), ancorché il numero delle persone ristrette presso la Casa Circondariale di Modena risulti ad oggi assolutamente ridotto e contenuto entro le 100 unità.
Rispetto a domande di cui all’art. 54 legge n. 354/75 è stata segnalata l’evasione della richiesta oltre il termine in cui avrebbe dovuto ricorrere la scarcerazione, ancorché il beneficio non sia stato concesso.
Proprio per tale ragione, la stagnazione che è stata riscontrata non può più essere tollerata.
D’altra parte, non può tacersi l’adozione di provvedimenti che sono apparsi contrari alla ratio sottesa al decreto c.d. Cura Italia che ha incentivato l’applicazione di benefici penitenziari volti a circoscrivere il più possibile la permanenza carceraria.
A tal proposito, si rileva che in data 20/03/2020 anche il Consiglio d’Europa, attraverso il proprio comitato anti-tortura, ha richiamato una serie di principi a cui tutti gli Stati membri si devono attenere per scongiurare il rischio di pandemia negli istituti di pena e ha ribadito che “visto che i contatti personali facilitano il contagio”, occorre “fare tutti gli sforzi necessari per ricorrere a misure alternative alla privazione della libertà”.
Si tratta di richiami che a livello locale non paiono aver sortito effetto alcuno.
Sono stati segnalati all’Osservatorio rinvii di udienza (la cui trattazione è stata legittimamente richiesta dal difensore per imputato detenuto) per mancata trasmissione del fascicolo processuale o assenza della relazione dell’UEPE.
La mancanza dell’indagine socio-familiare e personale del condannato è causa di rinvio di numerosi fascicoli (anche pre-emergenza sanitaria) e tale situazione perdura da anni anche per la cronica mancanza di personale degli Uffici competenti.
L’Osservatorio ha più volte evidenziato la necessità di un intervento, anche della Magistratura di Sorveglianza, presso le opportune sedi per sollecitare la risoluzione delle note carenze a causa delle quali i detenuti non possono ottenere una valutazione dei benefici penitenziari richiesti (con possibili problemi di ordine pubblico all’interno degli Istituti di pena).
Per tale ragione ed alla luce delle sopraesposte argomentazioni, l’Osservatorio Carcere e Magistrato di Sorveglianza della Camera Penale Carl’Alberto Perroux di Modena manifesta profonda preoccupazione in ordine alle carenze ravvisate presso l’ufficio di Sorveglianza di Modena e ne stigmatizza la ricorrenza, riservando sin da ora di intraprendere ogni ulteriore e più severa azione nelle sedi opportune.
Modena (MO), lì 29 aprile 2020
Il consiglio direttivo e
Osservatorio Carcere e Magistrato di Sorveglianza
della Camera Penale Carl’Alberto Perroux di Modena