In occasione della ricorrenza della V giornata dei braccialetti elettronici, indetta dalla Camera penale di Firenze, la Camera Penale di Modena evidenzia che a distanza di più di un anno dall’aggiudicazione del bando di gara per la fornitura, l’installazione e l’attivazione mensile di 1.000 braccialetti, non si hanno notizie in merito ai tempi di messa a disposizione di tali dispositivi.
La Camera Penale stigmatizza tale situazione che comporta, di fatto, la disapplicazione dell’art. 275 bis cpp e dell’art. 58 quinquies dell’Ordinamento Penitenziario.
L’utilizzo dei braccialetti elettronici, oltre a risolvere i cronici problemi di sovraffollamento carcerario, consentirebbe un miglior impiego delle forze dell’ordine, che potrebbero svolgere maggior attività di prevenzione, così garantendo ulteriormente la tutela della collettività e garantirebbe, altresì, l’efficacia e l’incisività di misure cautelari meno afflittive rispetto a quella di massimo rigore, consentendo di riscontrarne facilmente l’eventuale trasgressione.
In particolare, nel circondario di Modena, continua a registrarsi una grave situazione di sovraffollamento carcerario. Rispetto all’anno precedente si è registrato un notevole aumento: al 31.10.2019 presso la Casa Circondariale, a fronte di una capienza regolamentare di 369 posti, erano presenti 524 detenuti.
Doveroso ricordare che tali dispositivi, se messi a disposizione, ben potrebbero essere impiegati in caso di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dal nucleo familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, assicurando in tal modo maggior tutela nei confronti delle vittime di reati.