Ci ha lasciati Vittorio Rossi, un vuoto incolmabile

È mancato oggi l’Avvocato Vittorio Rossi, fondatore della Camera Penale Carl’Alberto Perroux di Modena.
Meno di due settimane fa, nel corso del ventennale della sua camera penale (intitolata al suo maestro) all’Avvocato Rossi ne era stata attribuita la carica di presidente onorario. L’avvocato Vittorio Rossi ha amato la sua toga in modo intransigente e ha fatto in modo che molti altri avvocati imparassero questo amore e questa passione. Il diritto di difesa era – per lui liberale convinto – inalienabile e non suscettibile di alcuna rinuncia da parte di chi indossava la nostra toga. La deontologia del penalista – di cui tante volte fu chiamato a parlare da altre Camere Penali – era la base, irrinunciabile, di ogni scelta difensiva.
Sorprendente la sua capacità di leggere i processi nella loro complessità, riuscendo a renderne semplice e mai banale la comprensione.
Sempre pronto a guidare i più giovani in decisioni difficili e ad avere con loro un confronto “alla pari”, anche se poi l’ultima parola era la sua.
Fortemente convinto delle proprie idee, non è mai stato uomo di compromessi, esprimendole con forza e talvolta con ruvidità, spesso con battute fulminanti.
Uomo di straordinaria curiosità e vivacità intellettuale, grande appassionato del rugby e dei cavalli, era figlio di Finale Emilia cui era stretto da un legame quasi viscerale.
Lascia la moglie Rossana e i figli Giovanni e Umberto, che lo ha seguito nella professione.
Lascia in tutti noi un vuoto incolmabile.

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