Comunicato stampa: sulla tutela della presunzione di innocenza e del giusto processo

 

In riposta al comunicato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena
dell’8 maggio 2025

Il Consiglio direttivo della camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux esprime profonda preoccupazione in merito al comunicato stampa diffuso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena in data 8 maggio 2025, relativo al caso delle due educatrici sospese dal servizio presso una scuola dell’infanzia di Carpi (recte Soliera).
Pur prendendo atto della menzione formale del principio secondo cui le indagate sono “presunte innocenti fino a sentenza irrevocabile di condanna”, rileviamo come tale principio venga sostanzialmente violato nella stessa comunicazione attraverso il riferimento esplicito all’acquisizione di “gravi indizi di colpevolezza” e alla descrizione dettagliata delle modalità investigative adottate, incluso il riferimento a intercettazioni audio-video.
Tale modalità di comunicazione si pone in contrasto con i principi sanciti dalla Direttiva UE 2016/343, recepita nell’ordinamento italiano con il D.Lgs. 188/2021, che impone alle autorità pubbliche di astenersi dal presentare gli indagati come colpevoli prima dell’accertamento definitivo di responsabilità.
Denunciamo con fermezza questa prassi che parrebbe preludere ad un vero e proprio processo mediatico, in cui l’esposizione pubblica di elementi investigativi ancora da sottoporre al vaglio del contraddittorio processuale rischia di condizionare irrimediabilmente l’opinione pubblica,
trasformando gli indagati in colpevoli prima ancora del giudizio.
Come già evidenziato, il processo mediatico rappresenta una grave distorsione del sistema giustizia: attraverso la semplificazione dei fatti, l’amplificazione emotiva e la spettacolarizzazione
della notizia, si genera un giudizio pubblico che prescinde dalle garanzie del giusto processo. In questo contesto, si produce un’inaccettabile inversione dell’onere della prova, dove è l’indagato a dover dimostrare la propria innocenza di fronte al tribunale dell’opinione pubblica, sovvertendo i
principi cardine del nostro ordinamento.
Ribadiamo che la corretta informazione giudiziaria deve rispettare il delicato equilibrio tra il diritto di cronaca e la tutela della dignità e dei diritti fondamentali delle persone coinvolte nelle indagini, che hanno diritto a vedere la propria posizione valutata nelle sedi opportune, con tutte le garanzie previste dalla legge.
Invitiamo pertanto tutte le autorità coinvolte a una maggiore attenzione nella comunicazione
pubblica relativa a procedimenti in corso, limitandosi a fornire informazioni essenziali e oggettive, senza valutazioni che possano pregiudicare la presunzione di innocenza e il diritto a un equo processo degli indagati.


Modena, 9 maggio 2025
Il Consiglio direttivo della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux

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