Gli avvocati penalisti modenesi intervengono sull’ennesimo decesso e suicidio intramurario e sull’imprescindibile necessità di riforme di risoluzione nazionale.
Il Consiglio Direttivo della Camera Penale Carl’Alberto Perroux di Modena ha appreso con sconcerto, la notizia del decesso di un detenuto, non ancora trentenne, di origine marocchina, che si trovava ristretto presso la locale casa circondariale.
Il fatto, già fisiologicamente triste di per sé, desta una allarmante preoccupazione, in quanto la morte è conseguita ad un gesto suicida compiuto nel mese di dicembre u.s. all’interno del carcere di Modena, in conseguenza del quale il detenuto era stato ricoverato in gravissime e precarie condizioni di vita, presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Baggiovara, dove, nella serata di ieri, è stato annunciato il decesso.
Si tratta di un episodio che lascia sgomenti, non solo perché è accaduto a distanza di poche ore dalla morte di un altro detenuto
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Modena
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(la cui vita si è spenta agli albori del nuovo anno presso la casa circondariale Rocco D’Amato di Bologna), ma anche in considerazione del fatto che il tragico evento si pone lungo una scia di suicidi (91 per quanto concerne il 2024), che appare inarrestabile.
La notizia giunge peraltro a pochi giorni dall’annuncio di un altro decesso avvenuto presso la casa circondariale.
È di tutta evidenza che ci si trovi di fronte ad una emergenza sociale che, ad oggi, costituisce una emorragia sistematica che non è stata tamponata neppure in minima parte, ancorché un intervento strutturale, che sia volto ad arginare concretamente la crisi che da tempo affligge il sistema carcerario nazionale, non sia più rinviabile.
Le recenti parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, sulla necessità di trattare con dignità ed umanità i detenuti tutti, oltre che il gesto simbolico compiuto dal Pontefice di apertura della Porta Santa presso il carcere di Rebibbia, devono cogliere nel segno e non rimanere unicamente nell’etere.
Occorre, ora più che mai, che siano adottate ed attuate scelte risolutive che pongano freno alla catena di decessi intramurari che continuano inesorabilmente ad essere registrati e che, contestualmente, mirino a reperire le risorse umane ed economiche, necessarie per alimentare efficacemente e per favorire il ricorso a misure alternative alla detenzione.
Hinc et nunc.
(Il consiglio direttivo della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux)