Delibera in ordine all’approvazione di una mozione avente ad oggetto il tema del carcere da parte del Consiglio Comunale di Modena

 

Delibera dell’11 settembre 2024

Il Consiglio Direttivo della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux,

L E T T E

– la mozione depositata in data 22 luglio 2024 presso il Consiglio Comunale di Modena avente ad oggetto le “Condizioni detentive presso la Casa Circondariale Sant’Anna di Modena” a firma di consiglieri dei gruppi Partito Democratico, Alleanza Verdi-Sinistra, PRI Azione Socialisti Liberali, Movimento 5 Stelle, Spazio Democratico – Allegato 1;
– la mozione depositata in data 6 settembre 2024 presso il Consiglio Comunale di Modena avente ad oggetto la “Condizione del personale e della popolazione carceraria dell’Istituto penitenziario di Modena”, a firma di consiglieri dei gruppi Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Modena, Modena in ascolto – Allegato 2;

C O N S I D E R A T O   C H E

– la prima mozione riprendeva, peraltro, la delibera di astensione UCPI datata 18 giugno 2024 nella parte in cui la Giunta dell’Unione aveva chiesto di «intervenire con urgenza al fine di interrompere questa ininterrotta scia di morte, la cui responsabilità ricade inesorabilmente su uno Stato incapace di assicurare il diritto ‘fondamentale al rispetto della dignità umana alle persone private della libertà personale” e che “la situazione del sovraffollamento carcerario appare ingravescente anche in considerazione della legislazione carcerocentrica e securitaria adottata dal Governo”»;
– tale mozione faceva poi espresso richiamo alla maratona oratoria – cui erano state invitate tutte le forze politiche ed a cui, in effetti, avevano partecipato esponenti politici locali e nazionali di entrambi gli schieramenti rappresentati in Consiglio Comunale – organizzata dalla nostra Camera Penale: «Da quanto si apprende dal comunicato stampa della Camera Penale Carl’Alberto Perroux di Modena del 9 maggio 2024°, emanato a seguito di un incontro con il Direttore della Casa Circondariale di Modena, al Sant’Anna sono presenti 550 detenuti, nonostante i posti regolamentari disponibili siano soltanto 372; ciò è stato confermato anche nel corso della ‘maratona oratoria “Non c’è più tempo. Fermare i suicidi in carcere” organizzata dalla Camera Penale di Modena il 21 giugno 2024 alla quale hanno preso parte, oltre allo stesso Direttore del Sant’Anna, anche numerosi consiglieri presenti in quest’aula»;
– la seconda mozione pare tendere a valorizzare l’impegno del Governo evidenziando che questo «ha deciso l’assegnazione di 5 milioni di euro all’Amministrazione penitenziaria per il potenziamento dei servizi trattamentali e psicologici negli istituti, attraverso il coinvolgimento di esperti specializzati e di professionisti esterni all’amministrazione, raddoppiando lo stanziamento annuale di bilancio destinato alle finalità di prevenzione del fenomeno suicidario e di riduzione del disagio dei ristretti, a conferma dell’impegno da parte dell’Esecutivo nella pronta adozione di misure necessarie per migliorare le condizioni detentive negli istituti penitenziari pur da differenti prospettive entrambe le mozioni consiliari paiono denunciare l’inaccettabile condizione delle carceri italiane e, in particolare, valorizzando il principio espresso dall’art. 27 della Costituzione e conseguentemente stimolando l’Ente Comunale a concorrere alla rieducazione dei condannati creando maggiori opportunità di lavoro extra o intra murario e, più in generale, incrementando le occasioni di relazione con l’esterno»;
– dunque, entrambe le mozioni paiono evidenziare l’esigenza di impegnare l’Ente Comunale, entro il proprio perimetro di competenza, a favorire la concreta attuazione sul nostro territorio di strumenti che favoriscano la concessione di misure alternative alla detenzione;
– entrambe le proposte paiono voler valorizzare il contenuto dispositivo del recente “Decreto Carceri” varato dal Governo, proprio nella parte relativa al futuribile ampliamento di tali misure, anche attraverso l’istituzione di albi o elenchi di soggetti privati disponibili ad accogliere i condannati per lo svolgimento di attività lavorative ovvero per la loro accoglienza domestica;
– le due proposte paiono significativamente convergere sulla necessità di dedicare maggiore attenzione da parte degli organi di governo della Città di Modena al tema delle condizioni della Casa Circondariale Sant’Anna, anche attraverso la valorizzazione del ruolo informativo del Garante Comunale delle persone private della libertà personale;
– entrambe le mozioni proponevano dunque di dedicare al tema della casa circondariale di Modena una seduta tematica del Consiglio e la prima mozione proponeva altresì l’organizzazione di una visita dei Consiglieri comunali e dei componenti della Giunta comunale alla stessa onde verificare de visu quali siano le attuali condizioni di detenzione;

C O N S I D E R A T O   A L T R E S Ì   C H E

– la nostra Camera Penale, insieme all’Unione delle Camere Penali Italiane ha di recente promosso un’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria per denunciare lo stato gravemente deficitario delle carceri italiane e gli effetti nefasti del sovraffollamento, con una particolare e doverosa attenzione al dramma dei suicidi in carcere che ad oggi somma la preoccupante cifra di 70 persone detenute che si sono private della vita suicidandosi;
– ad esse deve anche certamente sommarsi il dramma degli operatori, che come correttamente osservato nel corso del dibattito consiliare e nella seconda mozione proposta, segnano «6 suicidi, a contare dall’inizio dell’anno, che hanno avuto come vittime agenti di polizia penitenziaria: le difficili condizioni di lavoro hanno sicuramente dato un contributo rilevante all’estrema decisione presa dai nostri concittadini»;
– da sempre la Camera Penale ha voluto caldeggiare la maggiore apertura possibile dell’ambiente detentivo alla società ed alla politica, nella convinzione che la conoscenza diretta delle concrete condizioni della nostra casa circondariale possa stimolare percorsi virtuosi sotto il profilo culturale e nella prospettiva di creare le condizioni per un significativo ampliamento dei percorsi extramurari che favorisca l’applicazione di misure alternative alla detenzione;
– anche in quest’ottica la Camera Penale aveva prima caldeggiato e poi salutato con estremo favore l’istituzione, avvenuta all’unanimità del Consiglio Comunale, della figura del Garante Comunale delle persone private della libertà personale;

V A L U T A T O   C H E

– solo la prima mozione è stata approvata dal Consiglio Comunale con il voto contrario dei gruppi di opposizione (fatta eccezione per i gruppi consiliari di Forza Italia e di Modena per Modena che non hanno partecipato al voto);
– nel corso del dibattito consiliare – liberamente disponibile online sul sito del Comune di Modena – i firmatari della seconda mozione hanno espresso rammarico per il mancato raggiungimento di un accordo su un testo condiviso, evidenziando in particolare la contrarietà – manfestata esplicitamente nel corso della dichiarazione di voto di un consigliere del maggior partito di opposizione – ai riferimenti alle posizioni dell’Unione delle Camere Penali Italiane contenuti nel testo della prima mozione;
– nella dichiarazione di voto si affermava testualmente: «avremmo rinunciato praticamente a quasi tutto il nostro testo a patto che venissero eliminati due punti che riguardavano un attacco al Governo fatto [d]alle Camere Penali […] e la questione della visita [al Carcere Sant’Anna]», date le modalità proposte con la mozione di maggioranza;
– il passaggio “incriminato” rappresenta un motivo fondamentale che ha spinto i Penalisti Italiani e Modenesi ad astenersi dalle udienze e da ogni attività processuale nello scorso mese di luglio;
tutto, ciò considerato e valutato

E S P R I M E

– preoccupazione per il tentativo di silenziare la voce dei Penalisti che, da sempre ed in tutte le sedi, hanno denunciato, denunciano e continueranno a denunciare lo scandalo delle condizioni in cui versano da sempre le nostre carceri a prescindere dal colore politico del Governo in carica;
– rammarico per la mancanza di unanimità attorno alla – evidente e nota – drammaticità delle condizioni carcerarie che ha esposto a più riprese l’Italia a condanne in sede CEDU, come denunciato pubblicamente dall’UCPI e pure dalla Camera Penale di Modena con diffuse iniziative sul territorio nazionale a testimonianza della perdurante «mancanza di un programma di serie riforme strutturali e di ripensamento dell’intera esecuzione penale, [nonché] l’irresponsabile indifferenza della politica di fronte al dramma del sovraffollamento ed alla tragedia dei fenomeni suicidiari, concretizzatasi nel perdurante rifiuto di porre in essere con immediatezza e urgenza qualsivoglia concreto strumento deflattivo, da quello dell’adozione di possibili procedimenti di clemenza generalizzata, a quelli oggetto di proposta di legge già pendente davanti al Parlamento»;
– fin d’ora la propria disponibilità a partecipare, ove richiesto, ai lavori consiliari per offrire il punto di vista tecnico dei Penalisti;

I N V I T A

– tutti i Consiglieri comunali a partecipare alla visita presso la Casa Circondariale di Modena che sarà organizzata dalla Presidenza del Consiglio Comunale in esecuzione della mozione deliberata, onde poter “toccare con mano” la realtà dei reparti anche per avere la necessaria consapevolezza richiesta dal successivo percorso politico-amministrativo cui entrambe le mozioni parevano tendere;

M A N D A

– per conoscenza ai Soci della Camera Penale Carl’Alberto Perroux, al Presidente del Consiglio Comunale di Modena con preghiera di diffusione a tutti i Consiglieri Comunali; alla Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane, al Presidente del Consiglio delle Camere Penali, al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Modena ed agli organi di informazione locale.

Modena, lì 11 Settembre 2024

 

Avv. Roberto Ricco
Presidente della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux

Avv. Giulia Malacorti
Segretario della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux

 

Delibera e allegati [PDF]

 

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