Comunicato stampa sulle modalità del fermo del professore di Soliera

Il Consiglio Direttivo della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux esprime preoccupazione per le eclatanti ed improvvide modalità con le quali si è proceduto al fermo di un professore di scuola media di un istituto scolastico di Soliera nella giornata di giovedì scorso.

La notizia ha avuto grande eco sui media locali e, secondo quanto si apprende, il fermo del professore sarebbe avvenuto di fronte all’istituto ove lavorava, in orario prossimo all’inizio delle lezioni e davanti a diversi genitori che accompagnavano i propri figli a scuola.

Non è, ovviamente, nostra intenzione occuparci del merito della vicenda, che non è a noi nota e sulla quale il procedimento penale avrà il proprio corso con gli strumenti di accertamento che gli appartengono e nel rispetto del diritto di difesa.

La vicenda è tuttavia di una inaudita gravità, poiché si tratta un presunto innocente come colpevole, esponendolo ad una degradazione ed umiliazione della propria dignità personale senza alcuna esigenza cautelare o investigativa: non risulta che il professore sia stato ammanettato davanti a così tante persone e sul proprio luogo di lavoro in flagranza di reato, né che quell’atto non potesse essere compiuto in maniera riservata e presso il suo domicilio.

Non v’era dunque, evidentemente, alcuna ragione che giustificasse un intervento “spettacolare” e al di fuori di qualsiasi regola di buon senso prima ancora che di diritto.

I cittadini, ancorché sottoposti a procedimento penale o addirittura a misure di privazione della loro libertà personale, devono essere trattati con pieno rispetto dei loro diritti più intimi e della dignità della persona.

Ci chiediamo con preoccupazione chi abbia deciso di procedere all’esecuzione del provvedimento cautelare con modalità tanto gravi e da sanzionare.

I cittadini, ancorché sottoposti a procedimento penale o addirittura a misure di privazione della loro libertà personale, devono essere trattati con pieno rispetto dei loro diritti più intimi e della dignità della persona.

Ci chiediamo con preoccupazione chi abbia deciso di procedere all’esecuzione del provvedimento cautelare con modalità tanto inutilmente gravi e da sanzionare.

Il Consiglio direttivo della Camera Penale di Modena Carl’Alberto Perroux

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